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eKoala set prima pappa bello, sicuro, completamente biodegradabile e italiano!

eKoala set prima pappa bello, sicuro, completamente biodegradabile e italiano!

Il set pappa eKoala è un kit che contiene tutto quello che occorre per iniziare lo svezzamento dei neonati in assoluta tranquillità. 

Perché non si tratta semplicemente di scegliere degli accessori colorati e pratici.

Le cose fondamentali da prendere in considerazione quando si deve acquistare un kit per la pappa sono soprattutto:

  • la qualità dei materiali con cui viene realizzato

e

  • la sicurezza del prodotto.

Come scegliere un set pappa

Le prime pappe sono un momento importante e per certi versi catastrofico.

I bambini approcciandosi al cibo e alle stoviglie non solo ci giocano ma spesso si divertono a muoverle, rovesciarle, lanciarle…

Dopo aver consumato un pasto (con maggiori o minori difficoltà a seconda del bambino) intorno al seggiolone e su di esso c’è sempre, usando un eufemismo molta confusione.

eKoala

Ecco perché gli accessori per le prime pappe dovrebbero essere:

  • resistenti agli urti e alle cadute (cosa che avviene frequentemente dall’alto del seggiolone); 
  • facili da lavare e igienizzare;
  • avere impugnature ergonomiche studiate appositamente per mani piccole e ideali per imparare a mangiare da soli,
  • colorati e dal design accattivante per i piccoli.
ekoala

Perché scegliere la Bioplastica di eKoala?

Acquistare un set per la pappa di plastica è la scelta più classica, pratica ed economica. Ma non sempre la soluzione migliore per la salute dei vostri piccoli.

Non tutte le plastiche infatti sono uguali! Alcune seppur esteticamente molto carine possono rivelarsi nell’uso molto pericolose, purtroppo.

Tutti i prodotti eKoala sono in Bioplastica.

La filiera è tutta italiana (dalla materia prima al packaging) con materiali di primissima qualità.

Questa azienda infatti nasce in Brianza dalla visione e dalla caparbietà di due fratelli Beatrice e Daniele Radaelli, che hanno unito le infinite potenzialità delle plastiche tradizionali ad una forte attenzione alla tutela dell’ambiente e, soprattutto, della nostra salute.

eKoala

Questo significa che i set pappa in Bioplastica eKoala sono:

  • 100% biodegradabili  (potrete utilizzarli tutte le volte che vorrete e quando dovrete buttarli ridurrete sensibilmente il loro impatto sull’ambiente)
  • sicuri per la salute dei bambini (non contengono sostanze pericolose presenti invece in molte plastiche tradizionali che potrebbero, se rilasciate nel cibo, venire assimilate dai piccoli).
  • prodotti utilizzando fibre vegetali che vengono polimerizzate e non vengono utilizzate come filler.

Inoltre:

  • non contengono melamina, BPA, Ftalati o PVC·       

L’intera gamma eKoala è testata ed è conforme a tutte le normative EU in tema di sicurezza dei prodotti per bambini. 

A differenza di molti prodotti a base di bamboo o altre fibre vegetali, i set pappa eKoala sono conformi al Regolamento EU 10/2011, norma di riferimento per gli articoli in plastica destinati al contatto alimentare.

Per maggiori informazioni sui prodotti eKoala visita lo shop

Recaro Sadena: come scegliere il trio perfetto per la città

Come scegliere il trio perfetto per la città - Recaro Sadena

La scelta del passeggino è molto importante.

Si tratta del mezzo di trasporto che utilizzeremo – per parecchio tempo (se lo valuteremo bene) – per muoverci dalla nascita del nostro bambino o bambina.

Come scegliere il più adatto alle proprie esigenze?

Come si individua il miglior trio possibile?

Per scoprirlo dobbiamo porci alcune domande fondamentali che riguardano le nostre abitudini e il nostro stile di vita:

  • La nostra macchina?

È fondamentale per la nostra comodità che il trio che scegliamo, in modalità chiuso, riesca a stare tutto all’interno del bagagliaio.

  • Dove viviamo? Ci muoviamo senza fare le scale? Abbiamo un ascensore?

Nel caso avessimo un ascensore, per esempio è importante che la larghezza dell’ingresso e la profondità siano sufficienti per far entrare il nostro passeggino in modalità aperto, senza bisogno di chiuderlo. Se invece fossimo obbligati a fare tanti piani di scale, il nostro consiglio è certamente puntare su un modello leggero e comodo da trasportare anche chiuso.

  • Dove viviamo? Siamo in città o campagna?

Il telaio e le ruote dei passeggini si differenziano molto da un modello all’altro. Esistono infatti modelli che sono più adatti per la città ed altri per lo sterrato.

Il Recaro Sadena è uno dei passeggini più snelli della sua categoria (solo 54 centimetri). Questo lo rende perfetto per spostarsi agevolmente nella città, anche negli spazi più stretti.

Se vivete in città o comunque i vostri percorsi avvengono prevalentemente su terreni asfaltati e pianeggianti il passeggino Sadena della Recaro fa proprio al caso vostro.

Questo trio rappresenta il compagno perfetto per le vostre passeggiate cittadine e aspetto da non sottovalutare sarà ideale anche per viaggiare.

Scopriamo insieme le caratteristiche che lo rendono così straordinariamente adatto alla città, potremo dire usando un termine inglese “urban”.

Recaro Sadena: il trio perfetto per la città

Libertà di configurazione

Il passeggino Sadena si compone di tante singole unità combinabili tra loro in base ai vostri gusti e alle esigenze della vostra famiglia.

Permette infatti di avere un trio unico e personalizzato. 

Potete scegliere i telai in base alle vostre preferenze e poi combinarli con i corrispondenti seduta, ovetto, navicella lite o navicella. 

Ma allo stesso tempo potete abbinare liberamente anche i colori del passeggino: un telaio nero con una seduta del vostro colore preferito per esempio? Mentre per la navicella potreste optare per il colore della cameretta? 

Modularità

Ogni pezzo e ogni accessorio può essere montato sulla struttura. Tutto è componibile e modulare. Non dovrete scegliere una volta per tutte. 

Il vostro piccolo può sedere rivolto verso di voi oppure, man mano che cresce potrà essere cambiata la sua posizione e quindi girarlo verso la direzione di marcia. 

Leggerezza

Il passeggino Sadena è uno dei più leggeri del suo tipo, con una larghezza di appena 54 cm. Il Travel System 4-in-1 composto da Seduta, Navicella, Navicella Light e ovetto permettono ogni giorno a chi usa il passeggino di muoversi con facilità. Infatti con un solo telaio vengono garantite 4 soluzioni. Gli adattatori per ovetto inclusi consentono di spostarsi velocemente dall’auto al passeggino con estrema facilità.

Perfetto per la città e il viaggio

Inoltre per facilitare la vita di mamma e papà può essere chiuso con una sola mano. e Grazie alle sue dimensioni compatte è perfetto per il bagagliaio delle city car. Il suo telaio stretto lo rendono perfetto per gli spostamenti sui mezzi pubblici, negli ascensori e per i viaggi in aereo o treno. 

Sempre con una sola mano possono essere regolati simultaneamente il poggiatesta e le cinture per garantire la postura più corretta per ogni bambino. L’imbottitura ergonomica nella zona del poggiatesta offre un’ulteriore comfort e impedisce anche alla testa dei più piccolo di cadere di lato mentre dormono. 

Per scoprire cosa pensano le mamme della community del MammaCheTest leggi le loro recensioni e se lo acquisti lasciaci la tua!

Vogliamo conoscere la tua esperienza d’uso.

Come scrivere una recensione di qualità

Scrivere una recensione di QUALITÀ:
scopriamo assieme tutti i segreti!

Scrivere una recensione non è una cosa da sottovalutare, grazie al feedback i potenziali acquirenti possono capire se si tratta di un prodotto di qualità, se è utile per rispondere ad una necessità, se può risolvere un problema e molto altro. Soprattutto quando si tratta di prodotti legati al mondo dell’infanzia la recensione rappresenta un vero e proprio punto di riferimento nella scelta delle neomamme.

È quindi importante conoscere come raccogliere le informazioni, descrivere il prodotto o il servizio che si vuole recensire e offrire dei consigli sulla base di quello che si è potuto constatare di persona. Prima di recensire un prodotto lo si deve utilizzare per poter garantire un’opinione di qualità e veritiera.

Una recensione deve essere scritta bene e comprensibile a quanti la leggeranno (non si devono utilizzare termini troppo ricercati)  e fornire quante più informazioni possibili relative all’utilizzo di un determinato tipo di prodotto.

Come scrivere una recensione di qualità?

Fondamentale quando si inizia a scrivere una recensione di qualità è introdurre l’oggetto per aiutare il lettore non solo a capire di cosa si stia parlando, ma per catturare l’attenzione.

L’aspetto esperienziale non deve mancare, anzi spiegare il motivo dell’acquisto e della scelta può già essere un aiuto per chi leggerà il contributo e innescare un processo di immedesimazione nella situazione di acquisto.

La descrizione dell’oggetto è importante per indirizzare il lettore nella scelta in base alle proprie esigenze. Una recensione di qualità deve illustrare sia gli aspetti positivi sia quelli negativi, proprio per fornire un’informazione completa, in modo da non lasciare alcun dubbio al lettore. Scrivere di un determinato tipo di prodotto soltanto cose positive farà sembrare la recensione una specie di pubblicità mascherata.

Quello che non dovrebbe mai mancare in una recensione di qualità è la conclusione che dovrà “tirare le somme” di quanto scritto e dare un giudizio complessivo al prodotto. Soltanto in questo modo si verrà a creare un valido rapporto di empatia tra la recensione e chi invece si trova a doverla leggere dall’altra parte dello schermo.

Una cosa che non dovrebbe mai mancare è il target di riferimento. Se si tratta di un prodotto per mamme o per bambini di una determinata fascia di età è bene metterlo in evidenza sin da subito.

Come deve essere una recensione di qualità?

Ecco le caratteristiche che rendono una recensione di qualità:

  • Originalità: la recensione deve essere personale e non copiata da altri
  • Completezza: deve fornire in dettaglio tutte le informazioni necessarie, importante è non tralasciare la propria esperienza con il prodotto
  • Linguisticamente e ortograficamente corretta: scritta in un italiano comprensibile, senza errori ortografici.
  • Veritiera: deve basarsi su un reale test di prodotto

Le tue recensioni sul web sono un supporto per chi deve scegliere quali prodotti/servizi acquistare: sapere quali possono essere i punti a favore e quelli deboli di un prodotto, grazie all’esperienza di altre mamme, diventa FONDAMENTALE.

Regali di Natale per i bambini: coccole e tecnologia

Regali di Natale per i bambini: coccole e tecnologia

Questo Natale sarà il più strano di tutti quelli che ciascuno di noi ha vissuto finora.

Di certo ci sono solo le date. Come e con chi lo passeremo è ancora tutto da stabilire.

Tra le altre certezze sappiamo che Babbo Natale è l’unico che riuscirà a muoversi incurante dei divieti e delle zone. La sua slitta ha tutti i lasciapassare per consegnare i regali dei nostri bambini.

Sul nostro e-commerce mammacheshop.com trovate tantissime idee regalo per i piccoli di casa.

In particolare i regali per piccolissimi e newborn che celebreranno proprio quest’anno il loro primo Natale.

Regali natale

La nostra Guida ai Regali di Natale 2020

Mustela

L’atmosfera magica del primo Natale rimane impressa per sempre nella memoria di un genitore, ogni dettaglio è studiato con amore e con una tenerezza speciale.

Forse quest’anno ancora di più. Visto che in tanti lo passeranno in famiglia (senza le consuete tavolate) può essere l’occasione giusta per regalare momenti di coccole e attenzioni.

La linea Mustela, con i suoi kit rappresenta una soluzione per prendersi cura della detersione dei bambini con delicatezza e sicurezza ma aggiungendo quella borsa, pochette, peluche che fa sempre la differenza.

Nello shop troverete tante linee da quella dedicata al bagnetto a quella con i prodotti specifici per i primi freddi.

Faba

Tra i classici regali, che noi troviamo intramontabili e sempre validi ci sono i libri.

Quest’anno però potreste stupire i vostri bambini regalando Faba “Il tuo raccontastorie” e scoprire insieme il fascino delle storie sonore.

Si tratta di una cassa audio per la riproduzione di contenuti adatti ai bambini, che funziona con i personaggi della fiaba. È dotata di cuffie e si può proteggere dai traumi con il guscio protettivo rosso. Si tratta di un dispositivo con uno scopo ben preciso: educare i bambini all’ascolto aiutandoli a maturare una maggiore capacità di concentrazione e di comunicazione.

In un mondo con sempre più stimoli visivi, i bambini fanno fatica a raccogliere informazioni in maniera attenta e attiva.

Grazie al raccontastorie si possono ascoltare le canzoni degli animali, la storia delle fate, i racconti dei loro personaggi preferiti, imparare l’inglese e persino registrare la propria avventura.

Fisher Price

Se per i vostri bambini cercate sempre giochi di qualità, che stimolino la fantasia e il gioco creativo, siamo sicuri che tra gli articoli proposti da Fisher Price troverete tante proposte che fanno per voi.

Anche perché non dimentichiamolo mai ma si impara giocando.

Da 90 anni questo marchio crea giochi bellissimi che nascono proprio dall’idea che dalla primissima infanzia i bambini devono allenarsi al divertimento.

Pensate ad un gioco come “La palestrina della foresta” un divertente tappetino e centro di attività per neonati, con  5 giocattoli collegabili e un leoncino musicale portatile.

Oppure al “Cagnolino saltella e gira”, un cagnolino cavalcabile che riproduce suoni, canzoni e frasi educative mentre il bambino saltella su e giù o gira a 360 gradi! Grazie ai pulsanti 123 e ABC i bambini impareranno i numeri e l’alfabeto con canzoni divertenti. Inoltre, i piccoli acquisiranno il senso d’indipendenza e confidenza imparando a salire, scendere e guidare da soli il cagnolino, migliorando la loro coordinazione e l’equilibrio.

Le proposte di Fisher Price sono tantissime e suddivise per fasce d’età e prezzo.

Intervista a Jolanda Restano sul suo primo romanzo: La slitta rossa

Intervista a Jolanda Restano sul suo primo romanzo: La slitta rossa

Le storie fanno parte del dna di Jolanda Restano.

Sono anni infatti che scrive, raccoglie e pubblica filastrocche e brevi racconti sul suo blog filastrocche.it  e su diverse collane ma “La Slitta Rossa”(Einaudi Ragazzi 2020) è a tutti gli effetti il suo primo romanzo.

Un libro speciale perché se scrivere è un atto d’amore questo libro è un prezioso dono.

Jolanda Restano infatti ha scelto di condividere e rendere pubblica una storia familiare.

La bambina protagonista del romanzo è Graziella, sua madre.

Jolanda Restano romanzo La slitta Rossa

Come nasce questo libro?

Sono cresciuta con questo racconto.

In età diverse e con particolari sempre più dettagliati mia madre mi ha parlato della sua personale esperienza della seconda guerra mondiale.

Degli anni in cui bambina con la sua famiglia si trasferì da Torino a Graglia, nella villa che i miei nonni avevano nel biellese, un luogo in cui io stessa ho passato la mia infanzia e in cui ancora andiamo con i miei figli.

Furono anni difficili ma il suo ricordo nonostante le ristrettezze e le tante paure è sereno.

Quello che colpisce infatti nel tuo libro è proprio la scelta del punto di vista. Hai scelto di raccontare la seconda guerra mondiale vista attraverso gli occhi di una bambina.

La grande lezione che ho imparato da mia madre è stata proprio questa capacità di detonare.

Questo non significa dimenticare dolori, lutti e sacrifici.

Ma per mia madre bambina la guerra significò lasciare Torino. Vivere nella casa delle vacanze in compagnia di cugini e amici immersa dall’affetto dei suoi cari.

Questo non ha cancellato la durezza della guerra eppure la ricontestualizza.

Fu la sua infanzia e lei ne ha un ricordo sereno. 

Le pagine in cui descrivi la maestra fascista, i rastrellamenti quotidiani in cerca di partigiani e cibo…non si edulcora nulla ma lo si fa raccontandolo da una prospettiva differente.

Era tutto strano per i bambini. Ma loro hanno un grande dono, saper normalizzare.

Si piange, ci si dispera. Ma basta un abbraccio e si va a letto contenti. 

Ma la slitta rossa che nel libro è protagonista di tante avventure è realmente esistita?

La slitta c’è e da bambina ho avuto anche io l’onore di utilizzarla…poi vi confesso sono arrivati i bob e gli snowboard ed è diventata un oggetto di design. 

Ma fu proprio la slitta di mia madre Graziella a salvare il partigiano Giovanni e lui come riconoscenza gliela fece ritrovare veramente nel giardino di casa.

Slitta rossa

C’è un’immagine che amo del libro (complimenti ad Angelo Ruta per le illustrazioni nda): mamma Jole seduta sul divano, tiene in mano un libro, tra le braccia la piccola Graziella, intorno Silvio e Riccardo. Sono convinta che la letteratura possa curare, da sempre gli uomini si siedono intorno a un focolare per ascoltare storie.

Ogni sera mia nonna Jolanda  (di cui ho ereditato il nome) leggeva una storia nell’unica stanza riscaldata.

Quella voce cancellava ogni paura e disagio.

Mia madre dice che era uno dei momenti più belli della giornata, oltre a quelli delle scorribande nell’immenso giardino. Quella voce e quell’abbraccio scaldavano.

Vicini attraverso il dono della parola. Una immagine che dovremo fare nostra.

In questo momento di confusione, di paura e ansia del futuro dovremo sempre riuscire con piccoli gesti ad amore a proteggere e ispirare i nostri bambini.

Per curarli davvero basta poco: un abbraccio. 

Jolanda Restano - La slitta rossa

La slitta rossa

di Jolanda Restano

Einaudi Ragazzi 2020

Età di lettura consigliata dai 7 anni

Vi presentiamo Viviana, una delle nostre #MCTBestMom

Vi presentiamo Viviana, una delle nostre #MCTBestMom

Iniziamo con il dirvi.. GRAZIE!

MammacheTest è una Community di Mamme sempre più numerosa e coinvolta.

Ogni giorno tante di voi si impegnano a scrivere recensioni originali e di valore, ricche di spunti e utili per le altre mamme… siete le nostre #MCTBestMom.

#MCTBestMom: Viviana, 36 anni - Trento

Viviana, mctbestmom

Raccontare Viviana Gregori è stata una bella sfida. Non sono sicura di esserci riuscita. Perché è semplicemente eclettica. Mutevole. Curiosa e dalle mille passioni e sfaccettature.

E soprattutto odia essere definita. Si racconta attraverso quello che fa. Nessuna etichetta. Nemmeno quelle che si dà lei. Il giorno dopo sono già superate, pensa e fa altro…

Anche se c’è un elemento fisso nella sua vita: l’amore per le montagne. È li che scappa ogni giorno. Lungo sentieri in cui perdere la cognizione del tempo ma ritrovare il senso di sé. Con la sua bambina nel marsupio.

Perché in questo momento così particolare ciascuno deve ricercare quello che lo fa star bene:

La cultura è crescita, confronto non banale intrattenimento. Per me che mi occupavo di eventi oggi la mia vita è cambiata.

Ma visto che non abbiamo la bacchetta magica io cerco di dedicarmi alla mia famiglia e a nutrire il mio spirito anche e soprattutto attraverso la condivisione della mia esperienza.

La community del MammacheTest è un altro luogo in cui incontrare mamme come me e completamente diverse da me.

Uno spazio virtuale in cui confrontarsi e raccontarsi perché nessuno ha la bacchetta magica e dobbiamo imparare a convivere con il Covid senza dimenticarci mai dei nostri bisogni e desideri”.

Parola di mamma ma soprattutto di una #MCTBestMom

Una mamma ma soprattutto una #MCTBestMom

FIGLI Olivia Lena 4 mesi
ANIMALE DOMESTICO Nessuno per il momento ci concentriamo sulla bambina
UNA MAMMA È Che domandone… Una mamma è una persona che si sa reinventare sempre. Non ce lo richiede nessuno ma lo si capta.

Non è un lavoro ma è una caratteristica su cui lavorare e va nutrita.

Siamo mamme anche dei nostri genitori ad un certo punto quando loro invecchiano. Te ne fai carico. Una mamma è responsabilità e accudimento.

Io l’ho imparato presto ho due genitori sordi.

La qualità che preferisco in una donna Ce ne sono due: la pazienza e l’infinita energia.

Anche quando pensiamo di aver finito le batterie, c’è sempre una risorsa. Il paradosso delle donne è che riescono ad essere instancabili seppur distrutte.

Quando serve riusciamo a tirare fuori una forza che neanche pensavamo di avere.

Quel che apprezzo di più nei miei figli Il suo sorriso e il gioco di sguardi la mattina. Ci sono giorni in cui magari ho dei momenti no, in cui devo ricaricarmi. La guardo e mi dico: “No vabbé..”

Mi faccio una risata e riparto con una nuova voglia. Mi tiro subito su. Lo sguardo di mia figlia, innocente e puro è il mio antidoto alla negatività e alla falsità.

Il mio principale difetto Viaggiare troppo con la mente, guardo la mia vita e mi faccio il film. Mi perdo dietro a fantasticherie…

Sono una persona ambiziosa ma devo sempre rimanere con i piedi per terra.

La mia occupazione preferita Cucinare. Amo sperimentare cose nuove con i prodotti della mia terra.

Raccogliere le mele e preparare lo strudel, inventare nuove combinazioni realizzando gli “svanzerotti” – con qualsiasi cosa si trovi in frigo, o in dispensa – Come dei canederli, fatti con gli avanzi: pane secco, prezzemolo, speck… Una antica ricetta che ti insegna a non sprecare mai niente. La sfida è che ogni volta riesco a ricavare un vero e proprio piatto… Da semplici avanzi a piatto di portata!

E questa filosofia la applico a tutto. Dai giocattoli fatti con scatole di latta o cartone, al recuperare vecchi oggetti e regalargli una nuova vita. La parola d’ordine è re-inventare.

Amo poi la montagna e stare all’aria aperto a prescindere dal clima. Con la bambina abbiamo un contatto quotidiano con la natura, va bene anche l’albero anche sotto casa per intenderci, ma sono molto fortunata a vivere in un ambiente montano.

Sono una persona che fa caso al cambiare delle stagioni, ai colori, ai profumi. Esco tutti i giorni con mia figlia, la metto nella fascia o nel passeggino.

Siamo ricchissimi di bellezza in Italia e quello che mi rammarica è che sia un tesoro di cui usufruiamo poco. Dovremmo farci una libreria di profumi e odori così come si fa nei corsi di avvicinamento al vino. Io riconosco addirittura l’odore della neve e sfido chiunque a dirmi che non esista.

Ma l’olfatto va allenato. Cerco di farlo fare inconsciamente anche alla mia bambina. Sicuramente il fatto che i miei genitori siano entrambi sordi mi ha portato a lavorare molto sui sensi. Ho un udito molto sviluppato. Riesco a sentire dal mio appartamento il click dell’ascensore. Ho sviluppato quello che loro non hanno – non la pazienza – gli faccio da interprete sin da quando ero molto piccola. Grazie alla lallazione, ero un pappagallo.

La svolta per la mia famiglia è stato l’avvento del cellulare per comunicare. Prima di allora per farmi autorizzare i miei dovevano mandare dei fax. Il messaggio di testo ha cambiato la nostra vita.

Il paese dove vorrei vivere Ora come ora Trento. La mia città è a misura d’uomo, circondata dalla natura. Qui i bambini piccoli possono diventare autonomi, senza troppi pericoli.

Comunque non potrei vivere lontana dalle montagne. Le 4 stagioni esistono solo qui. Al mare mi sembra che ce ne siano solo due. Qui ogni giorno è diverso.

La natura riesce a dare un senso ai 365 giorni dell’anno. Al mare farei molta più difficoltà. C’è chi sente le montagne opprimenti. Io senza sarei perse. Sono la mia bussola. …

Ma se dovessi cambiare andrei ad abitare senza dubbio a Vienna.

Il colore che preferisco Il rosso senza ombra dubbio, è il colore del secondo matrimonio va bene in tutte le situazioni. Dà vitalità. È impegnativo, bisogna saperlo portare ma è bellissimo.

Fa tanto Natale, scalda il cuore.

Il fiore che amo La peonia ha un profumo strepitoso ed è ricco di petali. Dura un periodo breve dell’anno ma che meraviglia.

Altri fiori che amo sono le ortensie e i mughetti.

Una donna che ammiro Sono fortunata perché ne ho tante. Si tratta di persone importanti nella mia quotidianità.

Una su tutte: mia madre e la Fantastica Signora Maisel (serie che vi consiglio su AmazonPrimeVideo)

Il mio libro preferito Insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera
Il film del cuore A seconda dei periodi  Oliver Twist e Mary Poppins.
Il mio motto Fai ora quello che potresti fare oggi o domani. Fallo adesso. Questo vale con mia figlia, ma con tutti. Abbiamo ristretto i nostri contatti con il Covid e questo ci ha portato a capire quali sono le persone che vuoi intorno a te. E questo atteggiamento si porta dietro un altro motto in cui credo molto: “Se vuoi bene a qualcuno diglielo!”.

#MCTBestMom e Covid19: come vivono la quarantena

Come stai vivendo queste giornate?

Sono in maternità dovrei rientrare a fine novembre.

Vivo le giornate a tempo pieno. Bimba, marito, cerco di fare tutto ora.

Sto più che posso all’aria aperta. Cerco di vedere i miei genitori e pochissime altre persone.

Mi dispiace che i nonni perdano i momenti di crescita della nipote.

Ho comunque imparato a vivere alla giornata. Dodici anni di eventi mi hanno insegnato ad ottimizzare. 

Inoltre cerco di aiutare nel mio piccolo quelli a cui non si pensa.

Acquisto solo frutta e verdura nei mercatini in città, scegliendo prodotti a km zero e laddove ho bisogno di altro lo ricerco nelle botteghe artigianali della mia città. 

Fai qualche attività particolare con le tue bambine che vorresti condividere con la Community?

Consiglio a tutte le mamme di fare delle belle passeggiate.

Noi usciamo ogni giorno 2/3 ore alterniamo percorsi nei sentieri in montagna a quelli nelle botteghe e nelle vie del centro di Trento.

Voglio che nonostante il Covid mia figlia impari ad essere parte di questa comunità. Che sia partecipe della vita collettiva.

Dire buongiorno a chi incontriamo è la prima abitudine per una buona convivialità. Non serve comprare basta salutarsi e rispettarsi.

La tua paura più grande?

Di non essere all’altezza. Metaforicamente e fisicamente…

Non sono molta alta e mi faccio pure la crocchia per guadagnare qualche centimetro. Uso il mezzo tacco anche con la bambina.

Chi sono le #MCTBestMom?

Ogni giorno su MammacheTest c’è una mamma che racconta in maniera autentica e sincera la propria esperienza con un prodotto. Lo fa in maniera assolutamente autonoma e indipendente, per esprimere il proprio giudizio ed essere di  supporto a chi come lei si trova a dover scegliere o acquistare per i propri figli e la propria famiglia.

Le mamme non hanno tempo da perdere e non vogliono farlo perdere neanche alle altre. Conoscono il valore del passaparola. Quel consiglio arrivato per caso ma che ti semplifica la vita.

Vi presentiamo Alice, una delle nostre #MCTBestMom

Vi presentiamo Alice, una delle nostre #MCTBestMom

Iniziamo con il dirvi.. GRAZIE!

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#MCTBestMom: Alice, 32 anni, Calvenzano (Bg)

Alice oggi è una mamma a tempo pieno. La nostra intervista si svolge al telefono con la sua piccola Elisa in braccio.

Il Covid ha cambiato la sua quotidianità, un tempo lei gestiva la foresteria di famiglia ora si dedica esclusivamente alla sua famiglia. 

@Wonderalix (questo è il suo nickname nella community del MCT) è  una donna forte, modesta, riservata che ama la lettura e condivide questa passione con le sue bimbe.

Giulia, la sua primogenita sta soffrendo per la chiusura della biblioteca del loro paese. Quello spazio di gioco e confronto con altri bambini immersi tra le pagine di tante storie speciali.

Lei si è iscritta sulla nostra piattaforma perché ha iniziato a cercare dei prodotti per la nascita della prima figlia e poi ha iniziato a mettere a servizio delle altre mamme la sua esperienza.

Un po’ come sta facendo al corso di massaggio neonatale. Ora al secondo figlio, si rivede nelle compagne di corso e le supporta anche solo con una parola di conforto.

Mette al servizio della community la sua esperienza, il suo feedback con i prodotti. Perché come mi racconta:

“Siamo una generazione con una visione diversa della vita e di come crescere i propri figli rispetto alle nostre mamme, purtroppo o per fortuna. Dobbiamo fare squadra tra di noi”. 

Parola di mamma ma soprattutto di una #MCTBestMom

Una mamma ma soprattutto una #MCTBestMom

FIGLI Giulia 3 anni, Elisa 5 mesi
ANIMALE DOMESTICO Nessuno per ora, mi bastano figlie e marito
UNA MAMMA È Tutto. Da quando sono mamma è cambiato il mio modo di vedere il mondo.

Le mie bambine sono diventate tutto il mio mondo. Il mio cervello è completamente cambiato. Un amore assoluto.

La qualità che preferisco in una donna Sincerità. Apprezzo le donne oneste con cui fare squadra e che sai che ti vogliono bene.
Quel che apprezzo di più nei miei figli La loro fantasia. Elisa inizia a darci le prime soddisfazioni…già con un piccolo sorriso.

E Giulia ha una creatività straordinaria… Ogni tanto mi chiedo: “Ma da dove l’ha tirata fuori?”.

Il mio principale difetto Sono un po’ impulsiva, una testa calda ma ci sto lavorando
La mia occupazione preferita Prima di diventare mamma ero una gran viaggiatrice. E ora tra figli e Covid continuo a viaggiare dal divano con film e libri.
Il paese dove vorrei vivere La Grecia
Il colore che preferisco Il viola
Il fiore che amo Non ti saprei dire, non sono un’amante dei fiori, forse l’orchidea
Una donna che ammiro Non ho punti di riferimento tra i personaggi famosi.

La donna che ammiro è mia nonna Vittoria che ha 87 anni ed ha ancora la forza di invitarci tutti a pranzo con la polenta il coniglio (siamo una famiglia molto numerosa). Si prende cura del marito da sola.

Dietro ogni suo gesto c’è la forza della famiglia e dell’amore che ci mette.

Il mio libro preferito L’isola del tesoro” di Louis Stevenson e tanti libri che leggo alle bimbe.

Uno dei nostri preferiti è “3 piccoli gufi” di Martin Waddell. Racconta la storia di questi 3 gufetti che sono spaventati e si fanno coraggio perché la mamma è andata via per prendere del cibo. Ma mamma gufa, torna così come la mamma.

Torniamo sempre anche quando non siamo con loro.

Il film del cuore Kill Bill” di Quentin Tarantino ci ho fatto la mia tesi di laurea “Siamo quello che vediamo”.

Un viaggio nelle inquadrature e nell’immaginario di questo straordinario regista.

Il mio motto Non ho un motto preciso. Potrei coniare “Vivi l’oggi”.

Non pensare a domani. Se vuoi fare una cosa falla. I motti li conosco sino alla prima parola…

#MCTBestMom e Covid19: come vivono questa nuova realtà

Come stai vivendo queste giornate?

Giulia ha sofferto molto il primo lockdown. L’isolamento dagli affetti e dagli altri bambini.

Mio marito lavora da casa era contenta di avere il papà. Il fatto che io fossi incinta le è pesato. Ha fatto un pò di fatica.

Ora è di nuovo una bambina felice, va all’asilo. Si confronta con i suoi coetanei.

Io sono felice di essere a casa, non mi pesa stare con la mia famiglia, anzi. 

 

Fai qualche attività particolare con tua figlia che vorresti condividere con la Community?

Con Elisa stiamo facendo un corso di massaggio neonatale.

Lo stiamo facendo in presenza…è un modo per uscire di casa e conoscere gente nuova, condividere l’esperienza al di fuori della propria cerchia, in un ambiente protetto.

 

La tua paura più grande?

Perdere la mia famiglia.

Chi sono le #MCTBestMom?

Ogni giorno su MammacheTest c’è una mamma che racconta in maniera autentica e sincera la propria esperienza con un prodotto. Lo fa in maniera assolutamente autonoma e indipendente, per esprimere il proprio giudizio ed essere di  supporto a chi come lei si trova a dover scegliere o acquistare per i propri figli e la propria famiglia.

Le mamme non hanno tempo da perdere e non vogliono farlo perdere neanche alle altre. Conoscono il valore del passaparola. Quel consiglio arrivato per caso ma che ti semplifica la vita.

Naso che cola? Nosiboo Go! L’aspiratore portatile perfetto per i neonati.

Naso che cola? Nosiboo Go l’aspiratore portatile perfetto per i neonati

I bambini piccoli non sono capaci di soffiarsi il naso in maniera corretta e purtroppo fino ai sei mesi riescono a respirare correttamente solo attraverso di esso.

Che cosa possono fare i genitori per aiutarli?

Il nasino che cola è un problema talmente frequente che spesso mamme e papà si arrendono alla sua presenza cercando di limitare i danni con medicinali e soluzioni stressanti.

Ma non respirare provoca problemi di sonno, cattivo umore, scarsa alimentazione per non parlare del rischio di superinfezione.

Nosiboo

Respirare bene è possibile: Nosiboo Go

Un neonato con il naso chiuso non riesce a respirare, per motivi anatomici, con la bocca.

Questa mancanza d’aria gli impedisce di dormire. Ha difficoltà a poppare dal seno, così come da un biberon.

Ecco perché Nosiboo Go il nuovissimo aspiratore nasale portatile e ricaricabile di Nosiboo, può essere il dispositivo al servizio delle famiglie, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo.

Nella prima infanzia, i sintomi del raffreddore si possono presentare anche 5-6 volte all’anno.

Se il neonato frequenta un asilo nido, come testimonia l’esperienza delle famiglie, i raffreddori e le malattie si avvicendano frequentemente.

Nosiboo può contribuire a liberare il naso e migliorare efficacemente l’igiene nasale dei piccoli grazie all’innovativa tecnologia UPT.

Si tratta di una tecnologia unica che si basa sul passaggio dell’aria e unisce la potente forza aspiratrice ad un’adeguata delicatezza.

nosiboo

Perché scegliere l'aspiratore nasale Nosiboo?

Nosiboo Go è portatile e ricaricabile.

Queste caratteristiche lo rendono utilizzabile ovunque e in qualunque momento, garantendo un sollievo immediato nel momento in cui, senza metafore, “il naso cola”.

Può essere tenuto sempre con sè per pulire efficacemente il seno mascellare. Impedendo in questo modo il deposito di muco e quindi bronchiti, otiti e sinusite.

Grazie alle batterie ricaricabili ai polimeri di litio, Nosiboo Go può essere ricaricato ovunque e non sono necessarie neanche batterie di ricambio.

Nosiboo Go è prodotto in Europa ed è stato sviluppato in base alle esperienze degli otorinolaringoiatri.

I materiali impiegati sono assolutamente innocui per la salute dei neonati sin dal loro primo giorno di vita.

Altro plus del prodotto è il fatto che possa essere pulito accuratamente e facilmente sotto l’acqua corrente dopo ogni utilizzo.

Vi presentiamo Violeta, una delle nostre #MCTBestMom

Vi presentiamo Violeta, una delle nostre #MCTBestMom

Iniziamo con il dirvi.. GRAZIE!

MammacheTest è una Community di Mamme sempre più numerosa e coinvolta.

Ogni giorno tante di voi si impegnano a scrivere recensioni originali e di valore, ricche di spunti e utili per le altre mamme… siete le nostre #MCTBestMom.

#MCTBestMom: Violeta, 29 anni - Marola (VI)

Nella community del MammacheTest il suo è un nome che non si dimentica Violeta Djordjevic-Radosavljevic, anche solo per la sfida di provare a pronunciarlo bene…

Le origini sono serbe ma l’accento vicentino racconta molto di questa mamma che vive in Italia da quando aveva 2 anni e che si sente italiana e veneta pur non avendo ancora la cittadinanza.

Un argomento che affronta con grande serenità rattristandosi per una burocrazia che spesso premia i furbi. Ma il suo amore per l’Italia supera il dato anagrafico.

Violeta è una donna molto pragmatica. Si è iscritta sulla nostra piattaforma non appena è rimasta incinta perché aveva bisogno di alcuni consigli convinta che spesso il prezzo elevato di un prodotto non sia indicatore di altrettanta qualità.

“Mi piace comprare con consapevolezza. Ho iniziato leggendo le recensioni. Poi anche io mi sono cimentata lasciando i miei commenti. Mi trovo bene su questa piattaforma. Ovviamente ci sono recensioni più utili di altre ma penso sempre a me stessa un anno e mezzo fa. A quei tempi ero martellata di proposte…stavo per diventare mamma e non sapevo chi ascoltare…e così ho iniziato a cercare sul web e su questo portale ho avuto finalmente la possibilità di leggere le opinioni di chi aveva avuto l’esperienza diretta. Quando una persona prova si fa una propria opinione, condividerla con gli altri permette il confronto. Su MammacheTest si incontrano le mamme che vogliono comprare le cose e i servizi migliori per i propri figli. Faccio un paragone un pò azzardato ma credo che la generosità con cui si mette a servizio la propria opinione faccia la differenza. Quando scrivo una recensione mi impegno con onestà a raccontare un prodotto o un servizio, lo metto a disposizione di tutti. Lo faccio per il piacere di donarlo. Con lo stesso altruismo con cui da anni dono il mio sangue”.

Parola di mamma. Ma soprattutto una #MCTBestMom

Una mamma ma soprattutto una #MCTBestMom

FIGLI Ilia, 1 anno e 3 mesi
ANIMALE DOMESTICO Al momento no, ma ho sempre avuto dei gatti
UNA MAMMA È Psicologa, casalinga, tuttofare, moglie, maestra, donna. E chi più ne ha più ne metta….È molto complesso descrivere una mamma perché è tante cose insieme. Diventi mamma nel momento in cui scopri di essere incinta e decidi di fare tutto quello che puoi per rendere felice quella nuova vita. So che questa definizione potrebbe essere un cliché ma coincide con il mio pensiero. Nel momento in cui partorisci la tua vita cambia, occorre averne consapevolezza.
La qualità che preferisco in una donna Il coraggio.
Quel che apprezzo di più nei miei figli L’intelligenza.
Il mio principale difetto L’orgoglio.
La mia occupazione preferita Leggere, leggere, leggere.
Il paese dove vorrei vivere Fosse per me io vorrei vivere in Canada. Non ci sono mai stata ma ho letto tanto su questo Paese. Mi sembra molto disciplinato, con un modello di società molto positivo.
Il colore che preferisco Il nero.
Il fiore che amo Tutti, ma i miei preferiti sono i fiori di ciliegio.
Una donna che ammiro Agatha Christie per me è stata non solo una grande scrittrice, ma anche una donna intraprendente e coraggiosa. Nel periodo in cui è vissuta ha affrontato il fallimento dei sui matrimoni, le difficoltà di pubblicare i suoi romanzi, le accuse razzismo… insomma si è dovuta barcamenare con tanti problemi ed ostilità ma è riuscita a diventare una scrittrice di successo.
Il mio libro preferito 10 piccoli indiani” di Agatha Christie
Il film del cuore Il miglio verde” (Frank Daranbont 1999)
Il mio motto “Quod me nutrit me destruit” – Ciò che mi nutre mi distrugge. L’equilibrio ti salva sempre a qualsiasi livello si intenda. È la nostra forza.

#MCTBestMom e Covid19

Come stai vivendo queste giornate?

Ho partorito quasi un anno e mezzo fa, quindi nei mesi invernali e in primavera non ho patito come tutti gli altri il lockdown.

Chi ha un neonato sa che non si esce molto.

Ora sono preoccupata ma meno per la malattia in sé quanto per la sua gestione che spesso segue ed è guidata dalla paura.

Stiamo limitando tanto la socialità dei bambini e questo mi spaventa e mi addolora.

Fai qualche attività particolare con tua figlio che vorresti condividere con la Community?

Io amo cucinare e mio figlio è un mangione. Anzi un buongustaio. Spesso quando cucino mi sta in braccio e vedo che si esalta con i profumi. Quando siamo in cucina gioca con le pentole e i mestoli. È attratto dai fornelli e dal forno. Amo sperimentare le ricette etniche ma non sono una patita del fusion. Piuttosto tendo a seguire la ricetta tradizionale per rispetto della cultura di appartenenza. Non troverete mai un tocco di zenzero in un mio piatto veneto per esempio…

La tua paura più grande?

I ragni.

Chi sono le #MCTBestMom?

Ogni giorno su MammacheTest c’è una mamma che racconta in maniera autentica e sincera la propria esperienza con un prodotto. Lo fa in maniera assolutamente autonoma e indipendente, per esprimere il proprio giudizio ed essere di  supporto a chi come lei si trova a dover scegliere o acquistare per i propri figli e la propria famiglia.

Le mamme non hanno tempo da perdere e non vogliono farlo perdere neanche alle altre. Conoscono il valore del passaparola. Quel consiglio arrivato per caso ma che ti semplifica la vita.

Vi presentiamo Annarita, una delle nostre #MCTBestMom

Vi presentiamo Annarita, una delle nostre #MCTBestMom

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#MCTBestMom: Annarita, 30 anni, Bologna

#mctbestmom

Nella community del MammacheTest non ha un nickname. Ha scelto di firmarsi con nome e cognome. Perché Annarita Pellegrino è una donna che ama metterci la faccia, non esibirsi sia chiaro. E c’è una bella differenza. Lo scoprirete leggendo questa intervista.

Noi abbiamo conosciuto una donna solare, forte, decisa ma schiva. Che non ama i riflettori ma che sa quanto vale la parola di una mamma.

Lei si è iscritta alla nostra piattaforma candidandosi per un test.

Il giorno che ha ricevuto il pacco a casa del campione gratuito pensava ad una truffa (NdR la mail di conferma ogni tanto purtroppo finisce in spam, controllate sempre!!!!). Da quel momento ci ha preso gusto. E oggi ogni volta che può recensisce i prodotti che usa. Sia positivamente che negativamente. Un aneddoto che ci ha raccontato riguarda un passeggino:

Ho acquistato un passeggino che era molto stretto. Ho pensato di segnalarlo privatamente sulla pagina Facebook  dell’azienda e loro mi hanno riscritto inviandomi un modello più largo. 

Questo non vuol dire lamentarsi, ma criticare per migliorare. Apprezzo e stimo le aziende e le persone che lo capiscono. I giudizi negativi ci permettono di avere la possibilità di rimediare, nel lavoro così come nella vita”.

Parola di mamma. Ma soprattutto una #MCTBestMom

Una mamma ma soprattutto una #MCTBestMom

FIGLI Gabriel 10 mesi
Animale domestico Cicci, coniglio. Per i primi mesi non capivamo il sesso e quindi abbiamo scelto un nome neutro. Comunque è maschio.
UNA MAMMA È Una bimba cresciuta. Grazie ai figli ciascuna può rivivere quello che ha vissuto nella sua infanzia. Riassaporare e rivivere le fasi della sua vita.
La qualità che preferisco in una donna Sono due: sincerità e semplicità.
Quel che apprezzo di più nei miei figli Il sorriso.
Il mio principale difetto A volte sono troppo diretta e precisa.
La mia occupazione preferita Io adoro creare: dipingo, coloro, cucio e intreccio i tessuti. Ma uso anche legno, das, pasta modellabile, ogni materiale insomma. Tutto può trasformarsi. Nessun limite alla mia fantasia.
Il paese dove vorrei vivere Quello dove sono e vivo. Sono campana ma amo Bologna.
Il colore che preferisco Il verde.
Il fiore che amo L’orchidea
Una donna che ammiro Mia madre, una donna che nonostante le tante difficoltà non si è mai abbattuta. È stata e continua ad essere un grande esempio per me.
Il mio libro preferito Non sono una grande lettrice. Non ho un libro del cuore.
Il film del cuore Amo il genere romantico. Quei film strappa lacrime con grandi storie d’amore. Non chiedetemi un titolo, non ne ricordo neanche uno.
Il mio motto Non ti arrendere mai.

#MCTBestMom e Covid19

#mctbestmom

La prima cosa che hai fatto appena è finita la quarantena?

Una passeggiata all’aperto con il passeggino, godere insieme a mio figlio Gabriel dei primi raggi di sole.

Poi in estate siamo a stati un pò a casa dei nonni, a Salerno e Benevento. Prima di rientrare qualche giorno da soli, mio marito, il bambino ed io al mare a San Benedetto del Tronto, la prima vacanza in famiglia.

 

Come stai vivendo queste giornate?

Io lavoro, sono una commessa in un negozio di gioielli. Gabriel ha fatto l’inserimento al nido e sin qui tutto bene. Dopo una settimana in cui frequentava senza nessun particolare problema, purtroppo ha preso un raffreddore. Sarebbe stato tutto normale se non ci fosse l’allarme Covid. 

Era venerdì la febbre saliva e lo abbiamo portato al pronto soccorso. Ha dovuto fare il tampone. 

Ecco, si tratta di un’esperienza che non augurerei a nessuno con i bambini così piccoli. 

Negli occhi di mio figlio ho visto il terrore. Siamo stati in una stanzetta io e lui. Mio marito non poteva entrare (pensare che poi lui ci ha riaccompagnati a casa)… Dopo alcune ore ci hanno dimesso.

Il risultato è stato negativo per fortuna. Il bambino ha una bronchite asmatica, dovrà stare a casa. Ma questo non mi preoccupa. Lo stiamo curando efficacemente. 

Mi spiace solo che alcune scelte ricadano sui nostri figli.

Noi cerchiamo di osservare tutte le misure di sicurezza che spesso sono molto complesse da far adottare ai nostri bambini. 

Spero di non dover far ripetere il tampone al mio bambino e mi auguro che si trovi un vaccino per debellare questo Covid.

Voglio però sottolineare un aspetto positivo di questo periodo. In particolare della quarantena.

Per la mia famiglia, intendo mio marito, mio figlio e me è stato bello. Gabriel è nato prematuro. La quarantena è coincisa con i suoi primi mesi di vita.

Ci ha permesso di vivere in una bolla, soli noi tre. È stato bellissimo. Abbiamo avuto una intimità, un livello di condivisione che non avevamo mai sperimentato.

E ci è servito tanto per diventare famiglia. A me per allattare. Ci ha protetti anche dalle persone che per carità ti vogliono bene ma ti giudicano e spesso in quei momenti non riescono ad aiutarti. 

 

Fai qualche attività particolare con tuo figlio che vorresti condividere con la Community?

Tante, tantissime passeggiate. Prima di questo tampone pensavo di iscriverlo in piscina, lui ama l’acqua ma adesso vedremo…

 

La tua paura più grande?

Le malattie. Non si controllano. 

Chi sono le #MCTBestMom?

Ogni giorno su MammacheTest c’è una mamma che racconta in maniera autentica e sincera la propria esperienza con un prodotto. Lo fa in maniera assolutamente autonoma e indipendente, per esprimere il proprio giudizio ed essere di  supporto a chi come lei si trova a dover scegliere o acquistare per i propri figli e la propria famiglia.

Le mamme non hanno tempo da perdere e non vogliono farlo perdere neanche alle altre. Conoscono il valore del passaparola. Quel consiglio arrivato per caso ma che ti semplifica la vita.